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La musica e l'assurdo

Pensare che tutto
si potrebbe risolvere
frequentando l'impossibile
volendo che si ricordi di noi
al mattino come canzone che ci
circonda e torna ancora verso il
basso nelle notti della fine
è un invito a non conoscere
cosa ci spezza il cuore.
Non pensare, non parlare
non andare qua e là
ma volgersi verso
uno sguardo amato
diverso dal nostro
ecco cosa cresce
oltre la sabbia
e cambia il
suo colore
quando
è vicina
la verità.


Un vago pensiero
oltre la meraviglia
faticosamente concessa a tutti
riflette la solitudine
di un sentimento
che inumidisce le labbra
per ascoltare una musica
che accoglie l'assurdo.

 

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 07/08/2013 22:17
    LA MUSICA: L'ANTIMALINCONICO CHE RASSERENA LA QUOTIDIONITA'... ELOQUENTE VERSICOLARE ROBERTO...
  • silvia leuzzi il 07/08/2013 21:12
    Roberto è molto intensa questa tua composizione. Cominciamo dall'incipit: - Pensare che tutto
    si potrebbe risolvere
    frequentando l'impossibile -
    è lo spalancarsi della porta del pensiero. Il tuffo nell'infinito, quel gettarsi proprio della poesia. Poi c'è quel " volendo che si ricordi di noi - che si lega ad altre immagini ma che preso a se stante questo verso entro dentro noi tutti. Volendo che si ricordi di noi, che l'impossibile, l'infinito si ricordi di noi, dei nostri tormenti, dei nostri sospiri, che non sia tutto assurdo questo vivere. Ci potrei andare avanti per ogni verso mio buon Roberto e su tutti narrare la storia nostra di povera umanità nel vento spasmodico delle emozioni assurde. Bella veramente

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