Come vento soffiai sui tuoi occhi,
ché le nubi impresse sul tuo volto
si assottigliassero fino al dissolvimento.
Così, i tuoi occhi rimasero nudi, indifesi,
a guardarmi come se mi vedessero per la prima volta,
poi, con un mormorio dicesti: nei tuoi occhi c'è un nido.
- Sì, stanotte ho fatto un nido,
ho intrecciato i tuoi sogni con i più bei tramonti,
le tue lacrime ho unito alle albe più chiare,
perché il nostro giaciglio fosse più vicino al Cielo
e meno al fango.