E mi dicevano: "Un giorno,
quando sarai grande,
troverai un campo
tienilo con te.
Spargi la tua semenza
e aspetta,
poi ne coglierai i frutti.
Trovai un campo,
seminai e attesi
(quanto?) tanto, ahimè!
Non foglie, non fiori
raccolsi, ma sterpi,
spinosi e ruvidi,
che ancora pungono
le mie sudate mani.
Cosciente schema stilistico per inquadrare la cruda verità della vita. grande cura nell'uso delle figure retoriche tra cui Anastrofe (non foglie non fiori, raccolsi, ma sterpi). é da notare inoltre un'accurata scelta di parole conformi con la tematica della poesia (sterpi spinosi) la ripetizione della S sottolinea l'asprezza, la siccità della vita.
Ritengo che la vita possa essere paragonata ad un campo e noi siamo i contadini. Lavoriamo con sudore, seminiamo per poi avere un raccolto che può essere buono, ottimo o mediocre. Ma a volte eventi estranei a noi, come nubifragi, nevicate, gelate ecc., dopo tanta fatica mandano in malora tutto il nostro lavoro ealla fine ci ritroviamo solo con sterpi spinosi e ruvidi che pungono le nostre mani.
Un abbraccio.
Magari nel corso di tutta una vita non riusciremo a raccogliere i frutti di ciò che abbiamo seminato, ma il seme c'è e cresce... e noi non lo sapremo mai, ma darà i suoi frutti...
Anonimo il 21/10/2007 16:17
Nel percorso della vita non si raccolgono solo fiori, frutti, ma purtroppo anche tante spine, ma sono sicura Luciano che nel tuo percorso avrai raccolto anche tanto colore, basta solo riuscire a penetrare quel buio che a volte cerca di offuscare la vera realtà.
Ciao e continua a scrivere.
Angelica.
Bellissima poesia che esprime l'amarezza legata alle difficoltà che la vita ci presenta... Spero però che tra gli sterpi spinosi qualche fiore sia riuscito ad averla vinta in
modo tale che tu lo possa cogliere...
Mi pare di aver letto tutte le tue poesie Luciano, mandane altre...
A presto.