Lacrimava disperata, nel buio di un vicolo
In una sera di marzo con gli occhi rossi
Di vino e di pianto: la vergine ubriaca
Che cercava comprensione.
Passava sconsolato il passante nella via:
assetato di vino, affamato d'amore che alla
vista di quella donna ubriaca s'intenerì;
l'accarezzò, la baciò, scoprì che era una vergine:
una vergine ubriaca che cercava l'amore dopo
Aver perduto l'amore nella notte che fu.
Non poteva quel passante fare quel grande peccato,
non poteva quell'uomo dal cuore in fondo puro
violare il tesoro della vergine ubriaca.
Una parola di conforto, un dolce sguardo,
un pensiero puro, e quel passante riaccompagnò
a casa la vergine ubriaca... Da quel giorno
mai più si videro, ma la vergine in futuro
trovò l'amore mentre quel passante solitario
continua a fare il passante solitario.