Immersi nella nera sostanza della notte,
avvolti nell'intimo silenzio del nulla,
cerchiamo un contatto.
A volte, le cose non dette,
feriscono più delle parole,
lasciano trasparire tortuosi pensieri della mente,
disegnano fantastici arabeschi sul nostro vivere quotidiano,
gettano sinistre ombre sulla nostra storia futura.
Cos'è cambiato?
Cosa ci ha cambiato?!?
Pronuncio parole che rapide rimbalzano tra il mio cuore e la tua anima,
cercano nei silenzi,
nei sospiri,
la loro celebrazione,
la loro solennità.
Vorrebbero finalmente dipanare l'intricato garbuglio di dubbi,
di sospetti, di bugie,
che lentamente, con esasperante costanza,
erodono il nostro vivere assieme,
lo sgretolano in un decadimento totale di sentimenti, di attenzioni.
Nascosti al mondo,
coperti dalla guaina protettiva della notte,
varchiamo decisi i limiti della ragione,
ci addentriamo nei territori sconfinati della pazzia,
regno incontrastato dei nostri mostri domestici,
delle nostre paure più intime.
Esploriamo le misteriose e arcane vie del dolore,
alla disperata ricerca della "nostra" verità,
o per lo meno di una pietosa bugia.
Anime in agonia,
alla fine chiudiamo gli occhi sulla nostra disperazione,
abbassiamo le serrande in faccia al futuro,
in faccia a noi stessi.
Domani ci sarà nuovamente il sole a riscaldare i cuori,
il vento a scompigliare i lunghi capelli,
il magico profumo dei fiori a tingere di sentimenti il mondo.
Ma non per noi!