Ne l'importuno errar, pietade desta,
col grinzo volto, di sudor cosparso.
A passo incerto, abbandonato il ritmo
di giorni ceneri, anelando muove.
Pauroso, tende le stremate braccia,
a dritta, a manca, a questo, a quella, ovunque.
Soldini piovon nel suo lercio basco:
der grato dono, pago, l'occhio sfrega!
Tozzi, formaggio, mele, de le noci,
sminuzza a desco, cò caduchi denti.
Avviluppato, a sera, in un mantello
il corpo lascia cader, su la panca.