Dove dunque riporre i sogni miei sempre
più renderli sicuri e miei soli che nessuno
li possa un tempo mai vedere e poi rubare?
Parte prima di lor soffierò con il gas elio
in un palloncin che poi alato disperso sarà
nell'aria di cieli lontani remoti abissi siderali,
altri poi con ferma mano in una scatola di ferro
da nera dura pece ben protetta e lì rinchiusi
nelle profondità della terra più profonde
saranno là sotto messi sepolti abbandonati,
la terza parte compressa forte ben serrata
in una capsula di grigio argenteo piombo fuso
sarà tuffata negli abissi del regno di Nettuno
e da una fitta rete di rossi coralli ricoperta,
infine poi con cura quelli a me più cari
avvolgerò in un ricciolo, una virgola d'amianto,
che da ossidi di cerio e di zirconio rivestito
finirà nell'infuocata bocca di un vulcano.
Nell'aria ignota di un pianeta misterioso,
dalla terra occulti e ben protetti, in acqua
profonda da silicea gabbia intrappolati,
nell'ardente fuoco ai Ciclopi ed a Efesto
caro chi mai domando li potrà trovare?