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Se fossi Dante

Se fossi Dante non avrei nel poetar
difetto della metrica non schiavo
ma patrone il rigor del verso certo
e lo scorrer suo perfetto non insulse
parole ma per mamma diletta genitrice
mi punge ambascia per dolor mio
al calamo ratto quel fuoco de la mente
ma scribacchin son per cui non rubo
tempo al tempo per agire di cesello
nella ricerca di rime e di lessico forbito
così alla mia povera musa contadina
nell'istante a lei m'affido come quella
detta vo poi significando insulse ai più
immonde righe ma di lor a me non cale
ad altro fonte vadan pure a dissetarsi.

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 05/09/2013 15:42
    SEI GIA' BRAVO... IL MIO PLAUSO GIUSEPPE... FORMIAMO IL NOSTRO NOME E SAREMO GIOIOSI...
  • Anonimo il 05/09/2013 14:06
    Le più belle poesie sono quelle a "rime sciolte". Soprattutto per chi le recita innanzitutto a sé stesso! Perfino la musicalità è, allora, assai spesso, spontanea.

3 commenti:

  • Fabio Solieri il 03/09/2014 06:47
    Aulica, divertente, in un certo senso geniale in ironia fantasiosa
  • Anonimo il 05/09/2013 15:29
    La vera caratteristica della poesia per me è riuscire a dire molto con poche parole intense... Tutto il resto è secondario, anche se una cosa può essere complementare nei confronti del sentimento: la musicalità espressa dal suo ritmo.
  • Caterina Russotti il 05/09/2013 15:20
    Io non capisco molto di metrica... Ma mi rende conto che c'è chi eccelle in questo e lo ammiro. Ma credo che quel che più conti per un poeta è trasmettere emozioni, sensazioni, sentimenti a lui in primis e poi a chi li legge. Quindi che siano versetti.. Rime sciolte ritmiche, ecc., ben vengano...

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