Il Re Barzelletta lucrava sulle tasse
facendole pagare solo alle masse,
lui evadeva paese a paese
gonfiando a dismisura
la nota delle sue spese.
La Legge lo condannò
per evasione,
ma non l'imprigionò,
data l'età, sarebbe stata dura.
In tutta fretta
cortigiani, ballerine
e servi nani
e chi in lui credeva
in buona fede
rullarono il tamburo:
"La sua innocenza è pura,
può andare in giro nuda".
Chiese un bambino
alla sua mamma:
"Voglio sapere,
se in un paese
dove c'è un Re
che ruba soldi,
non solo a chi
con la Legge
poi lo condanna,
ma anche a chi
non solo scusa
il suo rubare
ed anzi lo sostiene,
è normale
che chi fa del male
mantenga il potere?
A ben vedere
tutti i nati
in quel paese
sono stati derubati".
"Bambino mio
cosa vuoi mai,
in un paese
dove il derubato
difende il ladro,
è tutto vano, e ridi amaro.