Semino idee in un campo di neutri pensieri
che come tirati da voglie invisibili
salgono fluttuando dalle mie pareti celebrali.
Grigio, il colore dominante
impulsi fanno scintillare le preziose cellule neurali
che si scontrano iniziando a vibrare,
tremare, impaurite da reazioni chimiche,
da recettori impazziti, ghiotti di thc.
Le immagini ed i ricordi piano piano si fondono assieme
si accavallano formando una vita di un giorno ricolma di nulla.
Sbatto la testa in vibrazione,
la agito, e più mi dimeno,
più tento di far passare quel rimbombante dolore causato dal mio cervello,
che si è fatto fottere dalla realtà,
che cerca di espandersi fino ad esplodere
per superare i limiti che lo atrofizzano,
più atrocemente
rimango schiacciato dal peso della mia anima