bardo
accentratore sei d'un suono
d'impressione d'un istante
fanciullo soave
furore, adocchiato,
ti ferma all'angolo
frammenti colorati,
d'un frastuono
lacrime traslucide
fogli finemente piegati
pennino tagliente sei
ti stagli nel firmamento
dei tui moti interiori
la brace divampa tra le tue righe
in questo mondo creato
a castelli di carta cerata
s' infiamma l'attimo
un lampo e poi tanti minuti d'ore buie
e nel cuor riflesso
un immagine un doppio che scrive
nelle pagine del cielo
illuminato dal sentor del tuo pulsar di core