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Abbandono:

Il sole intessé
Ricami d'oro zecchino
nell'estate che si vestì
d'azzurro fra cielo e mare

Svariati profumi
profusi nell'aria
fruttati e fioriti
lievi...

Solitari respiri
temerono di
perder anche
l'ultimo fiato

Gridò una
voce prisca...
la solitudine
che non s'arrestò
alla triste sorte

Non ebbe eguali
d'esser descritto
se non con la bellezza
di tal stagione

E visse la vita
nel profondo
suo colore
nell'intensa sua pace

ove nessuna foglia
fu tremula
Se non la mia pelle
quando
rabbrividì al caldo vento
del tuo inaspettato
abbandono

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Nicola Lo Conte il 21/10/2013 19:07
    Versi di grande delicatezza e amore, pur nel vento caldo e inaspettato, dell'abbandono.

2 commenti:

  • Giorgio Thieme il 26/10/2013 20:19
    Molto bella questa tua iniziata in una tenera e splendida cornice di bellezza e di natura e si conclude in un mesto ed inaspettato dispiacere.
    Molto fini le parole che usi.
  • Attanasio D'Agostino il 05/10/2013 20:04
    immagini soffuse e chiare emergono da questi stupendi versi che piangono in una triste chiusa un caro saluto Tanà

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