Il sole intessé
Ricami d'oro zecchino
nell'estate che si vestì
d'azzurro fra cielo e mare
Svariati profumi
profusi nell'aria
fruttati e fioriti
lievi...
Solitari respiri
temerono di
perder anche
l'ultimo fiato
Gridò una
voce prisca...
la solitudine
che non s'arrestò
alla triste sorte
Non ebbe eguali
d'esser descritto
se non con la bellezza
di tal stagione
E visse la vita
nel profondo
suo colore
nell'intensa sua pace
ove nessuna foglia
fu tremula
Se non la mia pelle
quando
rabbrividì al caldo vento
del tuo inaspettato
abbandono