Non riconosco il mio sguardo riflesso in uno specchio vecchio del tempo. Urla mute chiedono di uscire da ciò che le imprigiona. Riflessi azzurro mare tra venature rossastre di pupille che hanno pianto. Tra ossa di perfetta fattura incastonati stanno gli occhi e nell'iride impresso solo il vuoto di chi non è.
Bellissima poesia, Stella! Mi fa pensare a tutte quelle volte che, in un momento "difficile", mi sono guardata allo specchio e mi son chiesta chi fosse quella sconosciuta che mi fissava dall'altra parte! Il dolore fa spesso brutti scherzi!...
Bella descrizione esteriore e interiore, tutto è dove deve essere, ma ha perso il senso. Diversa ma uguale a questa frase che mi è venuta in mente di L. Tenco: "Sono preoccupato perchè sono fuori di me e non mi vedo tornare."
Il ricordo di quel che si era... La paura di quel che si vede allo specchio... Esili ossa che racchiudono occhi tristi... Uno specchio che riflette l'anima in quel preciso istante... Tanto voglia di urlare... bei versi che specchiano l'anima di chi sta vivendo momenti difficili.
4 commenti:
Anonimo il 08/10/2013 09:59
non si guarda negli specchi di notte... guarda oltre il riflesso e ritroverai ciò che ha smarrito
Un dolore che non ha potuto esternarsi, che tanto ha fatto male da averne paura. Gli occhi lavati dal pianto non possono essere che gemme preziose... Quello "specchio vecchio del tempo" mi fa sperare in una metafora per voler dire che tutto è passato. Bella bella, stella!
Gli occhi sono lo specchio dell'anima e se l'anima è malata, la luce se ne va. Resta, come dici tu,'quello che non c'è'. Molto bello questo tuo intervento.