Neve fu e resterà
il nome dell'amore nel mio amore,
bianca matrona
dal sole sedotta
mantello inviolabile di seducenti piste.
Sì, Leonardo,
non dormono sci e scarponi
nell'antro di una morte vigliacca
slalom e discese sempre recheranno
l'impronta del bacio
dello sport che amai e mi amò.
Chiamate, o montagne silenti eppur parlanti
a raccolta le stelle che vi pungono
in questa scintillante Gressoney
perenne danza d'allegria
che di spensieratezza ruggisce
tra ski lift
e suoni flebili e soavi di slitte.
Lì, dove la mia firma si arrestò
più non scorgerai
un per sempre di mortal caduta
ma la mia giovanil freschezza
d'imperitura dolcezza ammantata.