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Silenzi e canneti

Navigli quieti,
silenzi e canneti
nella sera mantovana,
tace la campagna,
l'osteria del viandante
e le feste di paese,
primo del mese e la tua mano scivolare sul volante
sullo sterzo impazzito,
lo stridere acuto in un baleno
e il pedale del freno,
il tuo grido rimasto muto.
Oglio e un groviglio
appuntito di lamiere,
vedi la gente
le facce sgomente,
l'auto sepolta
sotto alle ruote di quel mastodonte.
Senti la brezza fresca,
giugno che carezza la pianura,
saluti l'estate, guardi i pioppi,
chiudi gli occhi e ti lasci portare
dal respiro della notte
lungo la statale.

 

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1 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Caterina Russotti il 11/10/2013 12:43
    Bella poesia che racconta gli ultimi momenti di una vita spezzata. Complimenti

1 commenti:

  • stella luce il 11/10/2013 12:18
    versi molto poetici ma molto tristi... quante anime rapite dall'assassina strada... bravo

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