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Quel perché

Nasce la commozione trema la mano
mentre sfioro guardo la vecchia cartolina
rimasta imprigionata in un libro
d'alchemico sapere che da anni era
là sepolto e per caso ritrovato
sfogliato e per caso arrestato
proprio alla pagina per trarla dall'oblio.
Cartolina mia del mio tempo antico
lucida allora ma oggi un po' sbiadita
con rose rosse e viole e in rilievo
color oro zecchino la parola Amore.
Sul retro da me scritti in stampatello
un nome e un indirizzo negli anni
pensavo ormai dimenticati ma poi non era vero.
Pur se affrancata ingiallito il francobollo
non so perché non l'avevo poi spedita e
tra quelle pagine distratto abbandonata.
S'agita la man più forte ancora
più forte è il tremolio già forte suo
la commozione si tramuta in pianto
leggendo quelle righe scritte un tempo
al di sotto del nome mio Giuseppe:
" Ti chiedo solo perché mi odi tanto?"
Oggi mentre piango credo di sapere
perché quel " perché" non ho mai spedito:
non avrei mai avuto son certo una risposta.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Caterina Russotti il 11/10/2013 18:02
    Profonda poesia ricca di sentimenti passati e futuri per un amore non corrisposto. Una cartolina che riapre una ferita al cuore...

2 commenti:

  • mugdin cehaic il 11/10/2013 16:23
    Ricordare per sofrire, sofrire per ricordare non ha senso senza senso... commplimenti, sentimentale, fragile, dolce...
  • Chira il 11/10/2013 16:09
    ... già... non si avranno mai certe risposte... I ricordi che arrivano all'improvviso a portare lacrime di nostalgia. Tenerissima, delicata... insomma emozionante!

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