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Nel cuore del becchino

Lembi di terra vergine
a me s'offrono in fazzoletti di ore anonime
inconsapevoli complici
di mani d'ancestrali calli schiave
che mi fuor e saranno
denaro e nutrimento.
Scava
e che il cuore a sentire non s'addestri
le lacrime che scintillar potrebbero
tra occhi ch'odorano
di mesti spettacoli di annientamento
teatralità maledettamente regolare;
perchè la morte, si pensa, non sa far paura
a chi avvezzo è
a occuparsi dell'altrui sepoltura.
Tumulo imbronciato, altero,
schiavo di questo mio vestito nero,
attento a custodire
a guisa d'angoli
di stanze eternamente gementi
i viali delicati e mai sfioriti
di un esile o sconfinato cimitero.
Morte,
di te ancora so soltanto il nome,
che sempre affidi come rovente lama,
ai corpi ghiaccio e consunzione
dei respiri su cui ti abbattesti
e delle loro persone.
Ruggisci, lo so
lacrima celata in un barattolo di cuore
rassegnato fotogramma di memoria,
del bimbo che dovetti sotterrare.
Ali vorrei scorgere in me,
per far del mio dolore un tenue velo,
in cui avvolger le anime
che Dio risucchia verso il cielo.
Signore mio,
la vita mia è veder morire,
e anche per me
la giostra si vorrà un dì fermare,
nelle mie dita infondi
la carezza sublime del divino
perchè da pianti amor possa cesellare
il cuore d'un povero becchino.

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Caterina Russotti il 23/10/2013 23:56
    Un lavoro degno di stima.. Non è facile rimanere composti ed impettiti quando devi seppellire qualcuno... tanto più se si tratta di bimbi... Bella poesia.

6 commenti:

  • cristiano comelli il 24/10/2013 15:30
    Ringraziamenti, i vostri, che giro volentieri a tutti i becchini di tutti i cimiteri del mondo. Là non regna la morte, ma, se sappiamo sentirla, la vita di chi vi è stato e, in modo diverso, continua a esserci. E i becchini, questo, credo lo sentano. Cordialità.
  • Alessandro il 23/10/2013 23:43
    "La vita mia è veder morire". Un verso che vale già molto da solo.
  • cristiano comelli il 23/10/2013 18:27
    Sottoscrivo ambedue i commenti e ringrazio. Un caro saluto.
  • Anonimo il 23/10/2013 18:25
    In effetti, caro Cristiano, la sepoltura dei morti rientra tra le opere di misericordia e se ne parla persino nella Bibbia, se non ricordo male nei libri storici.
    È la nostra mancanza di fede che ci fa fare gli scongiuri e ci fa credere alla jella, ma dovremmo essere grati a questa gente che svolge tale lavoro, ben più umile e importante del mettere a posto i fiori nei vasi e nel pulire le tombe dalla polvere.
    Certo, non tutti siamo portati a svolgere quella missione, come non siamo portati a fare il chirurgo o l'avvocato, ma dovremmo soltanto esser grati a queste persone che ci siano.
    Buona serata Cristiano!
  • Chira il 23/10/2013 17:57
    Sei un grande Cristiano... Nessuno passa nel tuo cuore senza ricevere amore attraverso i tuoi versi e perché il becchino no? Il suo è un lavoro onesto e utilissimo, guai se non ci fosse e come dici tu ha un cuore anch'egli.
    Chiara
  • cristiano comelli il 23/10/2013 17:23
    Giunga il mio ringraziamento più sincero e così giunga la mia stima verso chi svolge una professione tanto lugubre molto spesso umiliata da feroci pregiudizi con processione di scongiuri varii. Non so se io sia riuscito a immaginare cosa porti nel cuore un becchino. Ma so che un becchino, un cuore, ce l'ha, e che le morti per lui, nonostante le apparenze, non sono tutte uguali. Chi ha stabilito da sempre l'equazione becchino uguale portasfiga è pregato di astenersi dalla lettura. Cordialità.

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