Né il dolce suono
né le parole accorte
potranno per me intercettare
la miriade di semi senza nome
sparsi nello spazio che abbracciano
e cingono il tuo canto.
Le mie poesie piccoli segni
di uno spreco stellare
addolciscono tuttavia
l'orgoglio
e dispensano un pensiero
sereno e tranquillo
che io sento
nella tua voce implacata.
Così le nostre nozze invisibili
aprono gli occhi
ad un sovrano affetto
che viaggia per il mondo
e disorienta
con le sue lusinghe
l'ardua riscossa di api ingegnose.
E c'è un sogno, forse bello
da ricordare.