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Joele

Non ci son mani che possano salvarti
da quest'incubo che si chiama inferno.
Non ci son mani che possano farti sorridere.
Il sorriso è un sogno lontano,
irraggiungibile.
È un sogno che ogni genitore
vorrebbe avere per i propri figli.

Ma ahimè..., com'è dura la realtà a volte.
Ti spezza il cuore senza che neanche tu
te ne possa accorgere.
Ti spezza i sogni in mille incubi
che volando spazzano via la tua vita.
E ti ritrovi, alla fine di tutto questo,
senza conoscere la tua vita.
Senza conoscerti...

Ciao Joele

 

l'autore Centrone Stefano (Pekos Julio Esteban) ha riportato queste note sull'opera

Anno di stesura, 24/10/2013
A Joele Leotta, un ragazzo che voleva cambiar la sua vita per esser migliore, ma qualcuno chiamato demonio ha deciso il contrario.

Ciao Joele!


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2 commenti:

  • Mi sembra generoso ricordare con questa mia poesia il povero Joele, morto perché ha conosciuto involontariamente l'orrore della vita.
    Il vero volto della vita (così lo definisco io).
    Mi chiedo fino a che punto l'essere umano può spingere la sua ira...?
    E chi è la bestia e l'umano, noi o gli animali...?
    Non è difficile da rispondere a queste due domande!
    Ringrazio in primis Loretta per il commento (sempre puntuale come al solito) e tutti gli che vorranno lasciare il proprio commento.
    Grazie di cuore. Buona vita a tutti!
  • loretta margherita citarei il 25/10/2013 04:52
    triste dramma, povero ragazzo, apprezzatissima

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