Convinzione mia
Che da
signora ti fai gioco in arabeschi pensieri
E t'adagi in punta di lingua
Legando pronunciate sillabe
fatte parole di cui ti fai padrona
Piccoli voli d'ali a consonanti minuscole e curve
Che si sfregano e si sgualciscono in tiepidi sorrisi
Pungendo l'anima che s'appresta
a questa lingua lesta ed ardita
Piccoli scrigni da verità dorate ed opalescenti
Hai fatto tuo il miele dei miei sussulti stonati
E dato fiato a giusta melodia
Tralasciando l'eco del dubbio obliquo
Che si stronfiata a fianco
Come corda che stringe e par cappio
Ripristinato il doppio che mi cede l'ombra
Tra un acuto e un respiro d'affanno
E frettolosa s'è dimenticata una ruga
sul mio volto di donna
che s'esprime con calore d'amore