Ne lo suo mesto entrar, a l'alme immorte
Offre 'na prece, 'na stilla sincera
Vero rimpianto, a perdute carezze.
Empie l'istrada, 'no manto giallogno
Morto fogliame, che burbero adagia.
Bianca lo campo in diamàntea rugiada,
Raggi d'estate gli dà San Martino
E da la Macchia ritorna coi funghi.
Atmosfera caratteristica e perfezione stilistica difficilmente eguagliabile.
Anonimo il 01/11/2013 11:58
Un acrostico davvero bello e particolare nel suo costrutto che inneggia al mese appena iniziato ed a tutte le sue peculiari caratteristiche. Ed auguriamoci che l'estate di San Martino possa durare ancora a lungo!
Bellissimo Michele... novembre.. con i suoi raggi di sole... ci dà una estate indiana... almeno così la chiamano credo in Canada... o come l'estate di San Martino.. che condivide con noi... mendicanti semi-nudi... dalle alme immorte... il suo capotto... di sole... riempendolo di funghi... di castagne...
Anonimo il 01/11/2013 08:12
Bellissima descrizione ambientale e spirituale di un novembre che richiama abitudini e sentimenti.
Bellissima Rocco, una sintesi eccellente.
Anonimo il 01/11/2013 07:11
Proprio qualche minuto fa, dicevo a Salvatore: " Vedrai che Rocco scriverà un bell'acrostico su Novembre!"
Così è stato. Bravissimooooooooooooooo!!!!!