Passano gli anni
e ancora trilla,
inclemente,
la tua sveglia
al mattino,
mentre la mano
brancola nel buio
per tacitarla.
Malgrado la stanchezza,
coltivi la speranza
che la scena continui
negli anni a venire,
mentre ti assale la paura
di non raggiungere
l'approdo finale,
quegli anni
che ti mancano
al riposo senile.
I tuoi giorni
sono scommesse
di carta poggiate
su cumuli
di bollette mensili
che ti marcano il tempo
come sabbia di clessidra.
Qualcuno ti ricorda,
che il lavoro nobilita,
ma molti non sanno
che la paura di perderlo
ti debilita...