Sinfonico e inviolato arde
sull'intangibil pelle
di questa natura color preghiera
il libro di sogni ancestrali
dal celato stilo delle nuvole
disegnati e soffiati;
comanda, anima timida eppur fiera
che tra cortecce inviolabili
respiri e cresci
che ogni ramo mutarsi sappia
in sempiterno abbraccio per l'urano
a protezione materna ergiti
su pecore e capre di zucchero
che baciando vanno
musiche leggiadre di ruscelli
a cui spensierate s'abbeverano.
Scintilla il puledro or è poco evaso
dal grembo estasiato della cavalla
mentre promana dal mormorio delle mucche
la dorata scia del primo
carezzevole latte.
Dormi, ora, delicato pastore
che le foglie sian per te
impronte di superbi auleti,
riposa, cuore aroma terra di contadino,
tra le labbra caramelle della sera
chè domani il giorno
ancor vi sarà
abbraccio di divina innocenza,
in questo bucolico compiersi,
di magie intinte nella semplicità.