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Il canto e la rima

Probabilmente il carme
Che per ogni giorno vergo

Quasi che mi desse il caso
D'idoneo, trascrivere
in un unico scorcio, cavo e deserto.

Una disimpegnata inconsistente
Abbandono, sacra e lecita.

L'astenia e la discesa
dell'oltremodo dedicarsi
In tal equatoriale d'agosto

Per dissipare la corda
snodato con acribia e mansuetudine

Un euritmia, grazia di proporzione
spesso messa in diatriba

Malia e licitazione
d'aver dimestichezza
con la lunghezza d'onda del Signore
a respirarvi il fiato e l'armonia di metrica

Per estendere altre sì l'ode e la voce
la sommità e la frequenza

Il canto e la rima
di lirica
che riempie e sommerge
ogni ragione

 

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1 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 07/06/2016 08:01
    Un plauso floreale per questa tua veramente bella!

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