C'è l'ombra di qualcuno
tra le pieghe di un letto disfatto
il suo calore
e le ali di un gabbiano
dalla tela al pavimento smerigliato
C'è la voce di qualcuno
sotto un lampione
le palpebre abbassate ai sassi del portico
e le dita tra capelli rosso oro
fino alle punte ondulate onde
C'è il respiro di qualcuno
tra le foglie
variopinte morti di vite orsono
e chiodi di garofano e biancospini
tra le pagine dentate di un sorriso
Chiocciole di scale fino al porto
scie di stranieri in dissolvenza
e anelli in agrodolce i tuoi sospiri
la luna mattutina
un'odalisca bianca