Venere ha spalancato il suo occhio sul mondo,
è sera!
Le ombre si allungano buie sui muri;
bianco immacolato il latte d'aria,
imbevuti camminiamo seguendo la luna.
Cerca di venire avanti adagio,
qui la superficie è dura
non puoi sfondare la storia millenaria.
Possiamo attraversarla insieme
questa fottuta storia però,
cavalcando su cavalli diseguali.
Sempre su questa piana di silenzio
approderemo un giorno, dopo tanto peregrinare.
Venere ha spalancato il suo occhio,
faro dei naviganti a ciel sereno,
è giunta l'ora di mettere un freno
a tutta questa poesia;
è giunta l'ora di preparare la cena,
altrimenti strilla la famiglia mia!