Silenzio.
La stanza è vuota.
Ricordo.
La rabbia cresce.
Ecco, ora aumenta
ecco, ora è nel mio sangue
ecco, ora controlla il mio cuore.
I battiti irregolari,
il respiro sempre più forte.
Il corpo ormai è stretto;
mi impedisce di agire,
poi capisco,
non è il corpo ma la mente,
la morale,
la legge.
Urlo.
Nessuno mi sente.
Piango.
Mi dispero;
dolore e frustrazione si mescolano.
Mi agito.
Poi risolvo;
l'oscurità divorerà il mio essere
vincerà l'emozione,
si nutrirà della mia vita,
si,
l'ombra dentro a quel grilletto
l'ombra così vicina
è la mia soluzione.