Esseri strani di un pianeta sconosciuto
vaganti tra orbite incostanti
di un universo tutto nostro.
Nuvole multiformi di cieli sconfinati
capaci di scontrarsi senza mai fondersi
mosse da venti impetuosi.
Maree improvvise di profondi oceani
burrasche o bonacce
pur sempre però navigabili.
Siam forse noi esseri capaci di essere
senza divenire auree
disperse in un tempo che non ha tempo.