Scintillio di luci,
quanto le ho amate!
Quante fantasie di infante,
costruite per far rumore,
per riempire il vuoto senza amore.
Ora però le ho vomitate tutte quante:
luci, statuette e panettone
languiscono in una buca maleodorante.
Ho provato a credere alle fiabe,
ho provato a costruire con pongo e cartapesta
l'ideale di umanità e di festa.
È rimasto un tavolo
con bicchieri mezzi pieni,
con piatti sporchi sparpagliati,
con carte appallottolate di doni forzati,
con avanzi che affliggeranno i giorni a venire,
con la superba tristezza
che di quella gaiezza non rimarrà cenno
neppure una carezza.