La strofa di inizio pone una domanda che da ambivalenze, scrivere è fatto personale o publico le parole sono nostre o degli altri stiamo parlando a noi stessi o regaliamo emozioni... Di solito la parola scritta cambia nell'intento di chi la legge non é più tua quindi per forza parla agli altri anche quando è ermetica ma nelle nota finale la rabbia espressa parla di rabbia e morte e si rammarca dei limiti molto ella e forte
Grande Alessandro sempre mirabili e magnificamente scritte queste tue opere!!!!!! La Poesia con la P maiuscola come strumento di "battaglia" contro chi e' vile, oscuro e non puo' che donare solo male al mondo!!!!!!!!
Anonimo il 29/12/2013 14:41
Caro Alessandro, la maggior parte delle poesie parla ad uno, ad una soltanto... Anche quando vengono offerte a tutti, nei momenti in cui il proprio amore è così intensamente vissuto da sentire il bisogno di gridarlo al mondo intero...
Diverso il discorso - ma solo apparentemente!- quando si trattino temi che davvero tutti riguardino. Allora, forse, ci vorrebbe in po' di delicatezza... Ma spesso, anche allora, quel tema di portata universale viene vissuto, sentito, sofferto, goduto in forme e con intensità assolutamente personali.
Personalissime gioie ti auguro per il 2014. Se poi volessi raccontarcele, ti assicuro che io ne godrò come fossero mie, data anche la grande stima che i tuoi scritti hanno sempre suscitato in me per te. Vera