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Alla Nivina si recita

Si accende la magia del teatro alla Nivina
si odono i passi, qualcuno s'avvicina
incredule le voci rimbombano
si mostrano orgogliose altre minacciano
un giuoco di voci maliziose e seducenti
tra queste la Primadonna le sovrasta in dolcezza
ruvida a volte richiama materna.
Su quelle pietre i Policandri calcano la scena
Recitano versi declamano ridono
A gesti, brevi e nervosi
Il Regista modula e corregge voci e gesti
Il pubblico seduto su scomode pietre
Beve del vino borbotta applaude
Si spella le mani alla scena finale
Poi corre abbandonando gli scomodi sedili
Li aspettano le amate chiacchiere, i dolci.
A nautri ci arresta lu piaciri
L'onuri di ringraziari L'Artisti.

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 11/01/2014 21:01
    Sempre una gradito poetar dal tuo acume artistico... Evviva gli artisti teatrali grido anch'io...
  • Caterina Russotti il 11/01/2014 20:47
    Una bellissima poesia a dedica degli attori del Nivina. Complimenti

3 commenti:

  • salvatore maurici il 12/01/2014 10:58
    Si, Teresa ogni tanto ci ritorno con piacere, ciao Chira ogni mia poesia è un incontro, Caterina e Michele, grazie del vostro affetto.
  • mariateresa morry il 12/01/2014 00:26
    Bello trovarti anche qua Salvuzzu!!
  • Chira il 11/01/2014 19:37
    Mi par di capire che hai assistito a una pièce teatrale all'aperto... io adoro il teatro e d'estate vado a quello della "quercia del Tasso", piccolino ma da dove si vede tutta Roma. Con la natura e il cielo stellato si aggiunge magia alla magia.
    A noi ci resta il piacere e l'onore di ringraziare gli artisti!
    Buona serata Salvatore!
    Chiara

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