L'incoscienza di un età senza ritorno
In un'immensa foresta di buiosi misteri.
Il peso di un incosapevole flagello
t'accompagna con tristezza inesorabile,
scandendo il tempo con matematica frequenza.
La splendida e gioiosa primavera
apre le porte al venire degli eventi,
vigliacca sorella di un destino preoccupante.
Giovani e belle son le tue compagne,
temporanee salvatrici nei drammatici momenti.
Costosi piaceri di rara bellezza,
consumati nell'ombra di un vago giaciglio.
Eri forte e deciso a scalar le montagne,
spontanee imprese su dirupi decrescenti,
fiera convinzione di troppa sicurezza,
acclamata, eppur sgombra, da qualsiasi bisbiglio.
Ma io, la tua coscienza, ti supplico di alzarti,
innalza gli occhi al cielo e prova a meditare.
Ricorda i tuoi"gioielli"che vivono l'angoscia,
riportagli il sorriso per poterli conquistare.
In un groviglio di abbracci e lacrime nascoste,
potrai cogliere il senso di tutta la tua vita.