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Il tuo oro

Il tuo oro era ossidato.
Nascosto tra le cosce
Impuro di purezza
aveva perso lucentezza
e non brillava più.
Di luce e di bellezza
voleva essere riempito.
L'ho fatto
E le tasche di quell'oro ho riempito.
Ladro d'amore
non c'è reato.
Dimenticami
Io ti ho già dimenticato.
Lacrime tante
In un pianto sommesso
che diventa urlo
non mi lasciare.
Sono sordo
e non voglio sentire.
Ho iniziato il cammino.
So dove andare.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • frivolous b. il 07/03/2014 14:03
    sbaglio o qua e là c'è qualche doppio senso sessuale?... poesia davvero geniale!
  • Anonimo il 06/03/2014 20:19
    PROFONDI VERSI BELLISSIMA

1 commenti:

  • Alessandro il 15/01/2014 22:22
    Un oro ossidato, una relazione che ha perso valore come un gioiello scheggiato o fuori moda.

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