Non potevo
lasciarti sola
l'ultima notte.
Elegante fra quel rosa buffo,
il nero velo di pizzo
a coprirti finalmente
il riposo e le piaghe.
Da donna qual'eri
una pupattola dalle
ferite profonde,
segni di morto dolore
per te
ma vivo per chi ti
guardava e ringraziava la fine.
Di mio marito
la mamma,
quella notte tra noi
un fitto silenzio
di pietose parole.
S. Pietro è uso
annusare delle anime
i corpi:
il fetore delle tua
carne martoriata
sarà stato
perdono, misericordia
e
incenso ad aprirti
il giardino.