Ignorare
a volte e' volontario gesto
altre involontaria non conoscenza
le fasi lunari non sono consapevoli
dei terremoti delle maree
le porte sbarrate
sanno invece
quali miserie non soccorrono
e dormono nell'illusoria bambagia
d'essere esenti
da ogni morte da raffreddamento
Guarda negli occhi la donna
che scalda la sua minestra e cuce orli
guarda quelli dei cuccioli
dai riccioli disegnati ad arte
e l'occhio non solidifica in vetro
nn diviene di sale la lingua
ma continua a leccare gli avanzi
della mente
che poco prima ha inghiottito l'amante
ne ha spolpato l'osso
e l'umore ne ha bevuto
brindando alla destrezza delle reni
a quella delle braccia e del ventre
L'"altra" è fango di pozzanghera di pioggia
un residuo flebile di volo di mosca
una goccia di sangue sui polsini dove ruggiscono
lancette sveglie
appena in tempo...