Lascia che io sia la goccia che dai capelli
scorre sulla tua fronte, scivola fino alle labbra,
scende sul collo, ti accarezza il seno
e sinuosa e lenta raggiunge il ventre.
Tu sei tutta l'acqua del mondo,
ruscello ristoratore,
torrente imprevedibile e tumultuoso,
fiume sacro purificatore,
abisso blu popolato da cefalopodi,
sei la lacrima del mio sconforto
quando ti trasformi in ghiaccio,
il sudore del mio desiderio represso,
il sangue che può dare ossigeno
al mio cuore soffocato,
sei il calice, la coppa, il Graal,
il sorso decisivo
per il mio animo riarso.