username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Da un tragedia di Euripide

- Coro
sulle ripide sponde del fiume
Eu
tra tigri
e frati
la morte ti coglie senza chiederti soldi -


Trovò
quello spettacolo
assurdo

l'aria
irrespirabile

non vi era nessuna catarsi

troppe figure femminili
pochi i cori

il troppo mutar dei sentimenti
e
quel dio macchinoso che scendeva dal cielo a risolvere situazioni impossibili

gli dette enormemente fastidio

non si stupì di essere l'unico spettatore nella sala

come se la morte ed il divino si facessero vedere solo nel momento in cui cala il sipario e non prima

in ogni attimo della nostra vita

Quando uscì dal teatro
una bellissima donna gli venne incontro

non riconobbe in Lei
né Alcesti né Fedra né Medea

forse una Baccante di oggi
in cerca di un Dionisiaco Amore

mi chiederà soldi
pensò
cinicamente ridendo
ancor condizionato in cuor suo dallo spettacolo visto

senza parlare

12

l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera

Euripide... Non è bene che gli dei rivaleggino nell'ira con gli uomini... Baccanti v. 1348...


1
1 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Rocco Michele LETTINI il 19/02/2014 04:04
    Sempre diligenti i tuoi versi che lasciano riflettere... IL MIO ELOGIO VINCÈ

1 commenti:


Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0