gelida notte
priva di luna
senz' alito di vento
con luminose stelle
ad occhieggiare la terra
che immota appare
a pendere sugli abissi.
Potessi vivere
anch'io immobile!
Vivere senza ricordi
senza subire l'inganno
del domani, incerto divenire
che a nessuno appartiene
come, forse, non mi appartiene
quest''attimo presente
che veloce fugge:
il chiaro mattino
d'ogni giorno mostra
l'immagine di ore
che mai più faran ritorno.
Che vale allora sperare
se la speranza è sinonimo
di sogno e il sognare
è vagare nel vuoto, vaneggiare?
Cosa vale il ricordare
che se pur dolce approdo
a chiare sponde note,
solo nostalgia, struggente desiderio
porta?
Siamo soltanto e sempre
ciò che è fuggito via...
Notte senza pace, strana
difforme, il cui silenzio alto
m'opprime, acuendomi
il senso di quanto tutto
si misero e vano..
al fondo altro non resta
se non la mia solitudine
e un disperato bisogno d'amore.