Seduto
sul bordo di me stesso
con le gambe
incrociate
alle radici penzolanti
di un albero azzurro
saliente di cielo
vidi
i pensieri
sotto i miei piedi
allontanarsi
con il passo precipitato di salici piangenti nel tacere dell'abisso
senza più avere un'orma in lacrima di voce
l'anima libera
s'invola
portata
in piccoli versi di eternità
dal vento del silenzio
ad abbracciare un sogno d'amore
più piccolo della mano di un bambino ma più grande dell'universo intero
dove
potrai
finalmente
appoggiare il viso
in mezzo all'immenso pudor dell'immenso