Sono solo nel mio letto
e navigo tra le tenebre
… le tenebre mi cullano e mi sorridono dolcemente,
con le loro labbra rosse affitto corpo
avvicinandosi sembra mi vogliano ingoiare
isolato
stracciato
affamato
straziato
La lanterna si spegne a tratti
… ciondola, sulla mia imbarcazione
le tenebre ondeggiano per spegnerla
aggiungendo una nuova angoscia:
la fine del carburante
… il mare è petrolio
la lampada si nutre d’acqua.
Accompagnato da un arpeggio di chitarra
che cambia tono ma non giro
un asta triste sega un contrabbasso arrugginito
una voce fioca ride silenziosamente.
La musica si ferma a singhiozzi …
“Ei tu sto cercando la riva!
Puoi aiutarmi?”
“Si, posso, conosco la via più tranquilla”
Apre le palpebre …
non aveva gli occhi!
Hai mai provato a stare in piedi su un materazzo
… cullato dalle tenebre
… mentre piove dentro
… mentre cresce il fango dentro
… tu sei cosi lontano
… tu sei cosi isolato
ma credi di incontrare qualcuno.
il Piano singhiozza
il Violino piange
io racconto