Sono andato per la via maestra
e per anonimi pensieri pencolando;
richiamavo uno ad uno
i confusi ricordi
e le sprovviste memorie
e tanto dispiacere smemorando.
Sceso come da cavallo scalpitante.
Non riconoscevo che tracce
e brividi compressi.
E anche vicoli ciechi
e strade luminose
agognate
ma presto consumate
come pensieri repressi.
Fu il cielo
o una buona stella
che s'affannò
nell'alba ripudiata.
Un principio di vita rinasceva...
e il battito del cuor saccente
tornò a risuonare feroce:
o me o niente.
Mi confortò il rosa
di una rosa mai colta.
Fu straordinario sipario
di fascinosa conquista.
Spuntò lei e non ebbi più
altra vista.
Era splendente e m'accese
un cuor di fuoco.
Come un cavallo bianco
che m'è apparso sulle vette del cielo...
Ho inteso finalmente tutto:
non sono più
quel cavaliere stanco.