Per te, maratoneta instancabile della mia mente,
pianto lampioni nei miei pensieri.
Non sei mai sazia, ti fermi ad ogni incrocio
e pretendi la mia attenzione.
Lo sai, bambina, che nei crocevia si annida
una fitta di dolore e una di felicità.
Non sempre ho la forza di sopportarle.
Non ci badi, dolce sogno, e frughi nei cespugli
per stanare i miei ricordi più belli,
il profumo dei tuoi capelli,
il gusto della tua pelle,
il colore del tuo sorriso.
Basta così, raggio dei miei desideri.
Riprendi il tuo cammino, crudele inquilina.
Passeggia ancora tra la mia felicità e la mia tristezza.
Però è strano.
A me hai dato lo sfratto
mentre tu hai trovato fissa dimora dentro di me.
E non è giusto.