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Silenzio in A in U e in Là

- Guarda Papà
ho buchi nelle suola
gli dissi
con buie lacrime agli occhi

Lo so Figlio mio hai camminato troppo -

Non fu
per mancanza d'indizi
né perché non ci fosse un calzolaio a riparar le fosse

ma furono tutti rimandati giù
sul suolo
in attesa di giudizio

tra Tuono e Suono

dove l'unica pena
o
assoluzione

prevista

era
ed è
l'eternità

- Dimmi Papà
quale numero di scarpe calza qui il mio io

Arpe infinite -

 

l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera

Aspettando Godot.. quello che per noi è una eternità per Dio è solo un attimo... da qui scaturì il detto... come acqua di fonte... l'attimo è la scorrevole porta di ogni eternità ...(A Amore U Unità)


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2 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • Alessandro il 04/04/2014 13:23
    Un'eternità messa in musica, tra tuono e suono, strumenti umani e divini che suonano in armonia. Ma forse, per l'uomo, il pentagramma è limitato.
  • Anonimo il 03/04/2014 08:04
    Per andare a scuola, dove mi hai mandato tu, ho consumato tutta la suola della scarpa destra e mi sono pure beccato una grossa sola, sulla scarpa sinistra, perché la strada era tutta un fosso, in cui il ripara fosso, giocava solo a saltare il fosso;
    L'a ula nella scuola era un altro fosso in cui ti rompevano a più non posso e quando dopo il diploma e poiché non eri neanche astemio, sei andato a lavorare su, tuo padre ti ha rimandato giù, per premio e assoluzione e per tua consolazione.

    Vincé ottima e profonda, a parte la mia divcagazione che mi perdonerai!
    Finalino: se qualcuno ti fa le scarpe e ti fa le sole, porta pazienza che, quando non piove esce sempre il sole e potrai sentire cantare la quaglia accompagnata da arpe infinite.
  • Sergio Basciu il 03/04/2014 05:29
    "quale numero di scarpe calza qui il mio io.. Arpe infinite" solo questa chiusa basterebbe a rendere sfolgorante la composizione.. che viaggia con una grazia e una bellezza inimitabili.. mi piace.. ciao
  • Rocco Michele LETTINI il 03/04/2014 05:16
    Una poesia che cela sotto un metaforico colloquio un cammino impervio che ci trasciniamo, per volontà non nostra, e che in tanti ce lo hanno reso, riservandoci solo buche d'inciampo, e le scarpe, in primis, subiscono danni... I calzolai poi sempre più introvabili e se trovati c'è un bel prezzo da pagare... UN ENCOMIO DI MERITO VINCE'... SERENA GIORNATA

2 commenti:

  • Anonimo il 03/04/2014 16:53
    Splendida Vincè. Mi ha colpito la finale della poesia.

    - Dimmi Papà
    quale numero di scarpe calza qui il mio io

    Arpe infinite -
  • loretta margherita citarei il 03/04/2014 06:53
    profonda riflessione in versi, splendida cap

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