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L'undicesimo comandamento

"When I was younger, so much younger than today"
così cantavano i favolosi quattro di Liverpool.
Quando ero molto più giovane di adesso,
io ero anche più chiuso e triste.
Uno sterminato magazzino d'amore
sopravviveva a stenti dentro il mio animo.
Per tanti anni ho rinunciato
alla felicità che era alla mia portata.
Ero da un'altra parte.
Ero nel covo infinito in cui
la miseria, gli spigoli, pentimenti
si condensavano e zampillavano lucidi
e rumoreggiavano fra le bucce rosicchiate
nel sangue e nel sudore
negli intestini amari, cupi, acquattati e freddi.
Si sollevavano a nugoli lingue salate,
le incalzanti tonache del catechismo e dell'acqua santa
e succhiavano l'irripetibile silenzio
appiccicato ai muri,
un dramma troppo stupido per essere osceno.
E il pertugio per arrivarci è sempre aperto.
Tutti abbiamo un angolo della paura, della vergogna,
del rifugio, della timidezza, del dolore, della colpa,
dell'egoismo, della solitudine, dell'infelicità.
Basta starci il minor tempo possibile,
se e quando succede di aprire gli occhi e di trovarsi lì dentro.
Basta soprattutto saperne uscire
con la vena d'amore sempre abbondante e fluente.
Lo so che una vita non basta
per provare tutte le emozioni e tutta la felicità possibili.
Ma ci proviamo,
ci dobbiamo provare,
è il nostro undicesimo comandamento.

 

l'autore Sergio Basciu ha riportato queste note sull'opera

11* = Sii felice...(chiedo scusa ai credenti, io da quel lato ho avuto quasi esclusivamente sensi di colpa)


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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 23/01/2016 11:28
    Veritiera ed eccezionale nel contempo da meritare i miei più sinceri complimenti!
  • Anonimo il 04/04/2014 14:02
    Poche volte gli scritti di un solo giorno sono stati impegnativi come quelli di oggi... Ci vorrebbe un tempo, e ci vorrebbero energie maggiori per dare in cambio almeno qualcosa di quello che meritano... Questo tuo scritto, Sergio, l'ho vissuto in modo particolare per le esperienze fatte in campo religioso... Ma il mio spirito appassionato di libertà e autenticità, mi ha, appunto, liberata, dopo non poche pene, da tutto quanto voleva imprigionarmi. La Fede e la morale devono essere figlie soltanto della Coscienza e dell'Amore. Vera

2 commenti:

  • Anonimo il 04/04/2014 13:25
    Grazie Ellebi... mi riferisco per il passato ai miei lati caratteriali rinforzati dalla classica cultura penitenziale cattolica e al presente solo al superamento personale di remore, inibizioni, timidezze etc... tutto qui... ovviamente la ricerca della felicità non può prescindere da valutazioni di opportunità, di equilibrio, di altruismo, cioè non a tutti i costi, comunque non deve essere più rifiutata (era così, garantito) come un proponimento quasi diabolico.
  • Ellebi il 04/04/2014 12:37
    Se non ho capito male ti riferisci a certo "mondo cattolico" in anni ormai lontani, mondo oggi quasi del tutto scomparso, quello che mi lascia perplesso è il fatto che a quel mondo non ne è subentrato uno migliore, ma per certi versi, uno anche peggiore. Ma certo queste valutazioni dipendono molto dai punti di vista. Indipendentemente
    Da tutto ciò la tua è un'ottima composizione. Un saluto

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