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Rumena e prostituta

Sciolti i tuoi polsi martoriati
avvolta in un lenzuolo bianco
deposta in una bara improvvisata
giaci adesso su un freddo tavolo
dove incideranno il tuo corpo inerme.

Andrea Cristina, crocifissa
come quel Cristo di cui porti il nome,
Andrea Cristina non giovane ragazza
ma prostituta come tante sulle strade
e già questo tacita lo sdegno della gente.

Non croce di legno e folle urlanti
disprezzo, fiele e odio
contro un dio dal volto d'uomo,
ma una fredda sbarra
e il silenzio della campagna
ad ascoltare le tue grida.

Lui chiese al Padre il perdono
per chi spegneva la sua vita,
tu hai chiesto al Padre
di protegger quella bimba
che aspetterà invano la sua mamma.

Prostituta, puttana, troia,
quante volte hai sentito
uomini ansimanti sul tuo corpo
pronunciare parole di disprezzo,
quante volte hai chiuso nel tuo pugno
schifo, rabbia e umiliazioni.

Chi eri Andrea Cristina?
Cosa sognavi Andrea Cristina?
Chi amavi Andrea Cristina?
Nessuno si farà queste domande
perché di te diranno solo...
era rumena e prostituta!

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 07/05/2014 14:36
    Resterà soltanto l'etichetta balorda che le hanno dato... Della sua vita... del suo arrancare... de la sua fine... nulla importa... IN SOLI TRE GIORNI: DA LA MORTE A L'OBLIO... TOCCANTE QUANTO PENOSO VERSEGGIO.

4 commenti:

  • Luciano il 08/05/2014 20:03
    Bravo Vincenzo con i tuoi crudi versi ( che solo la poesia può creare )hai ridato dignità a questa giovane vita spezzata brutalmente, vissuta nel degrado e nello squallore e nell'indifferenza di molti.
  • Chira il 07/05/2014 19:48
    Crocifiggono continuamente Gesù!
  • loretta margherita citarei il 07/05/2014 18:47
    molto intensa, cruda realtà, bravo
  • gianni castagneri il 07/05/2014 17:03
    toccante e purtroppo vera!

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