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Questa si che è POESIA

Ci andrò ai primi di giugno a festeggiare il compleanno della mia compagna... La prima volta che andai da "Maria Grazia" a gustare questo piatto da Paradiso fu il 16 aprile 1963 festeggiavo i miei 18 anni.. E mò dopo 51 anni ritorno ancora una volta... Dovreste andarci almeno una volta nella vita... E poi me fate sapè... Una pasta diventata leggenda, con le zucchine. O anche alla Nerano. Difficilissime da riprodurre a casa nonostante l'impegno di qualche perfetto editor che ha intervistato la madre, meglio, la nipote di tutti gli spaghetti con le zucchine o alla Nerano come preferite rubricarla. Che poi non è madre ma nonna, Nonna Rosa, colei che aiutò Pupetto, alias Francesco Caravita, Principe di Sirignano, a escogitare un sugo diverso dal pomodoro per vincere la disfida del Cantone con un suo amico francese produttore di champagne. Nasce così l'idea fulminante della signora che aveva trasformato casa e box della barca in Maria Grazia ristorantino sull'acqua, come è ancora oggi. Siamo nel 1952 e il sottoscritto ha dato la prima forchettata agli autentici spaghetti alle zucchine una ventina di anni dopo grazie alla frequentazione dello stabilimento Mimì. Si mangiava sotto l'ombrellone. Nonna Rosa è sempre stata gelosa della sua ricetta all'apparenza così facile. Gli ingredienti nelle diverse interpretazioni sono cambiati, cresciuti a dismisura. Uova, panna, burro per cercare di raggiungere quella cremosità inarrivabile che era oggetto di deprecabili sfide domestiche. Che per fortuna si concludevano sulle tavole della terrazza di Maria Grazia. Nella gara a individuare l'ingrediente segreto vorrei partecipare anch'io grazie a una soffiata di tanti anni fa del fornitore di fiordilatte e provolone di Maria Grazia. L'esperta casara mi disse che nessuno sarebbe riuscito a imitare gli spaghetti perché Rosa usava la cagliata che lasciava in frigo a rassodare e che sarebbe servita per fare il provolone. In pratica un ingrediente per sua natura pronto a filare in un battibaleno con un po' di acqua di cottura della pasta. Occorre un bel po' di manico per utilizzarla, ma la leggenda è leggenda e io ve la riporto aspettando nuove disfide. E mi raccomando, niente mix di formaggi e provoloni vari che ammantano tutto facendo scomparire il sapore delle zucchine e lasciando a malapena la nota vegetale del basilico. Dove mangiarla questa benedetta pasta alla Nerano (che poi sarebbe più giusto chiamarla alla Marina del Cantone o in dialetto pasta con i cucuzzielli)? Da Maria Grazia è scontato con il "naturale" accompagnamento di vino e percoche. E dove vi faranno vedere il procedimento esatto per farli (ma è una finta ah.. ah.)!

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 20/05/2014 12:51
    Per fortuna ho già mangiato, ma mi sono dovuto accontentare di pane e porchetta!

3 commenti:


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