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L'ultima mia prossima

E quello o quelli
Questa è la pagina di chi
non la vuol fare,
la marcia della gioia
di una riflessione alla portata
di tutti per non far la guerra
in fretta e furia,
questa è la marcia dei seduti
cantando l'ultima prossima,
chiuso in una fortezza con le
mani legate con il corpo a
guisa di mantice,
è arrivato all'acqua con una
canna d'acciaio
con i piedi incatenati,
i suoi passi facevano ruzzolare
pietre lassù
sulla quattro mura in cui sarcasmo
e ironia son lasciati da parte,
e la libertà che difendeva,
allorché combatteva,
o solo la libertà in faccia
agli anni morti,
alla gente che dirò da quando
sono nato non vedo perché
divenire non possa
e mi sono seduto anch'io,
al fine di colpire il mito
della violenza
che fa danzare l'ombra,
a quando sono nato la decisione
è presa non sono sulla terra
per ammazzare poveracci
e piangere i miei figli
e tutto il mio passato,
al passo di marcia scrivo
l'ultima mia prossima;
Mantenere. Io l'ho conosciuta l'umiltà
"che"non ha bisogno di imporre
"se stessi" a nessuno "
che" non ha bisogno di parlare
"che" non ha bisogno di niente
tranne di dare agli altri,
umiltà un linguaggio straordinario
semplice immediato, profondo di umiltà
"che" è anche di civiltà,
"che" è amore per gli altri,
le relazioni umane dal viso
alla ragione le condizioni di vita,
dall'alba al tramonto il cuore
la coscienza.
L'ultima mia prossima..

 

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