Che tristezza stasera!
Un vento improvviso
mi porta nuvole e lacrime.
Eppure stamani
alto brillava il sole
e i suoi raggi
aprivano al sorriso
e un cinguettio raperino
garantiva un giorno sereno.
Adesso,
resa vulnerabile
dal lampare improvviso
dal suono del tuono
che diviene rumore e fastidio
nell'oscurità del cielo affondo,
la tristezza della pioggia
come un torchio
l'anima comprime.
Vorrei sparire
ma non morire
vivere in un'isola lontana
e meditare
stando seduta sulla battigia
origliando i battiti del mare.
Forse
in quella solitudine straniera
potrebbe frantumarsi la tristezza
e potrei ritrovare me stessa
al primo apparire di Venere
nella tiepida sera
dentro la carezza
di un azzurro vento
che mi riporta
il sogno e la speranza