" Ho popolato di nomi il silenzio "
dice il Poeta Peppe nel 1928
quando rivolgeva pietoso
lo sguardo su sé e su me
che non c'ero ma vedevo.
Perché l'anima non ha tempo,
perché di tutto quel che non siamo
c'è stato un passato di presenza.
La rima si spezza nel pensiero.
La musica è distorta dal pianto.
Sono una scema m'illudo tanto,
do voce ai fantasmi della mia solitudine
e li vedo intrecciare ghirlande
sono le mie idee tonde
quelle che non contano niente.