Ho rivisto oggi quel tuo quadro
donato un tempo a Monsignore
e a quel luogo torna la memoria
e lieti e rapidi tornano i ricordi
quel vecchio muro screpolato
una finestra col suo vetro rotto
rugginosa distorta l'inferriata
che l'esile glicine lì abbracciava
facendo a quel muro compagnia
fin lassù in alto alla grondaia
due impagliate sedie nel giardino
e l'ombra del pino sottostante
vuote mute le sedie nel disegno
dove allora tu spesso qui seduto
con la cara nonna Rosa sorridevi
ai giochi di mio figlio tuo nipote